Sono entrate ufficialmente in vigore nelle diocesi italiane nuove modalità per dare rendiconto della destinazione dei fondi dell’8xmille alla CEI e alla comunità. Attraverso procedure più snelle è previsto anche un maggiore coinvolgimento degli Enti destinatari dei contributi.
La determina della CEI, che era stata assunta nel maggio 2016 (allegato 1), impone ora un’attenta regia da parte di ciascuna diocesi, per renderla effettivamente operativa.
Due sono le schede da approntare allo scopo e da rendere note da parte di ogni singola diocesi a settembre nel proprio ambito territoriale, così da consentire agli Enti interessati di conoscerle, facendone utilizzare subito la prima. Ciò consentirà al Collegio dei Consultori, al Consiglio Affari Economici e al Vescovo di prendere decisioni ragionate di assegnazione. Le schede sono proposte a titolo sperimentale con i fondi assegnati per il 2017 e diventeranno definitive nel 2018, anche sulla base degli esiti della loro prima applicazione.
Ecco la loro articolazione, da esporre su carta intestata della diocesi: (cfr. allegato 2 per bozza delle schede da distribuire)
1) Richiesta assegnazione fondi 8xmille
2) Verifica dei risultati e rendicontazione pubblica che espliciti la provenienza dei fondi dall’8xmille
Il Servizio Informatico della CEI ha adeguato la procedura informatica di rendicontazione dei contributi 8xmille a cui si accede attraverso la “Intranet CEI”.
Nell’allegato 3 si troverà una breve descrizione di come si dovrà operare per trasferire nella procedura le informazioni raccolte attraverso le schede.
Per quanto riguarda il rendiconto delle assegnazioni, la procedura è già disponibile on-line dal 18 settembre 2017. Sia per religione e culto, sia per carità, sarà anche importante restare nei macro filoni di intervento, per rendere possibile una rendicontazione statistica a livello nazionale.
Occorre che la diocesi impegni i beneficiari dei contributi 8xmille a conservare la documentazione relativa per un periodo di 5 anni.