Sul fronte delle Offerte deducibili per il clero - il secondo pilastro su cui si fonda il sistema di sostegno economico della Chiesa cattolica in Italia - siamo testimoni di un costante declino delle somme raccolte annualmente. Si tratta di una flessione che dura ormai da troppo tempo e che dal 2008 ha subito una ulteriore accelerazione con una perdita che si aggira attorno al milione di euro lanno.
Nel 2015 la raccolta è scesa sotto quota 10 milioni, per lesattezza a 9 milioni 687 mila euro, un calo dell8% rispetto al 2014. Purtroppo la diminuzione si è verificata anche sul fronte del numero di Offerte raccolte: 97.582 questanno mentre nel 2014 erano state 110.831, quindi oltre 13.000 donazioni in meno (grafici 1 e 2).
Per quanto riguarda le modalità utilizzate, il canale postale rimane quello prediletto, da solo infatti raccoglie il 73% dellintera somma versata per il sostentamento del clero. Segue il canale bancario con il 19%, in crescita rispetto al passato. I versamenti diretti agli Istituti diocesani sostentamento clero sono stabili attorno al 7%. Fanalino di coda le carte di credito attraverso le quali si raccoglie appena l1% dellintera cifra donata (grafico 3).
In generale, come si spiega questo generalizzato calo delle Offerte?
Le cause vanno ricercate certamente in alcuni fattori economici, prima tra tutte la crisi che continua a colpire molte famiglie, ma cè dellaltro. E piuttosto evidente che il calo ormai sia più strutturale che contingente e che a questa ipotesi contribuisca fortemente il successo dell8xmille.
Il nuovo sistema ha prodotto infatti una crescente dipendenza dall8xmille e una conseguente decrescita della sensibilità dei fedeli che ritengono sia sufficiente l8xmille a provvedere al sostentamento dei sacerdoti.
Occorre, dunque, tornare a parlare delle offerte, chiedere che vengano effettuate dai fedeli e mettere in atto unautentica opera di sensibilizzazione ecclesiale sul loro valore e sulla loro importanza.
Paolo Cortellessa