Risposte concrete alla crisi nel Rapporto di Caritas Italiana
I Ripartenti è il titolo del Rapporto su povertà ed esclusione sociale che Caritas Italiana rende disponibile
on-line. Una finestra su povertà croniche e inedite, ma anche su possibili percorsi di risalita.
La rilevazione -spiega don Francesco Soddu, direttore di Caritas Italiana in un comunicato stampa- attraverso un campione di 191 Centri di ascolto in 28 diocesi, fotografa i profili delle persone che nel 2011 si sono rivolte alla Caritas, aiutandoci a capire come la crisi stia fortemente incidendo sulle vecchie povertà, facendone nel contempo emergere di nuove. E i dati del primo semestre 2012, riferiti agli stessi Centri, indicano purtroppo un ulteriore aggravamento della situazione. Si tratta di storie e volti incontrati ogni giorno nelle 220 diocesi italiane. Ma accanto a questo -prosegue don Soddu- cè anche qualche segnale di speranza, rappresentato dalle esperienze avviate in tutte le diocesi per cercare di rispondere ai crescenti bisogni e al moltiplicarsi delle richieste.
Nel Rapporto troviamo anche due capitoli che trattano dell8xmille. In particolare il secondo capitolo esamina I progetti 8xmille Italia. Una Chiesa che sostiene e promuove, dove si fa il quadro generale del numero di progetti finanziati con l8xmille per macroaree regionali.
Nel 2011 Caritas Italiana, ha accompagnato la metà delle Caritas diocesane nella presentazione di 185 progetti in vari ambiti di bisogno per i quali sono stati chiesti alla C.E.I più di 11 milioni di euro. Destinatari di questi interventi, come negli ultimi due anni, sono stati prevalentemente famiglie in difficoltà, minori, immigrati, detenuti ed ex detenuti, anziani, vittime della violenza e tratta, malati terminali, senza dimora e richiedenti asilo.
Oltre allimpegno relativo alle nuove progettualità, Caritas Italiana ha continuato il lavoro di accompagnamento e verifica degli oltre 950 progetti presentati a partire dal 2005, per un contributo richiesto che aveva superato i 60 milioni di euro a fronte di un costo complessivo di 120 milioni di euro.
Il quarto capitolo, inoltre, è dedicato al Prestito della Speranza, nato nel 2009 anche grazie all8xmille e che il cardinal Bagnasco descriveva non come una elemosina ai poveri, ma un intervento nel rispetto della dignità delle persone che potranno restituire quanto ricevuto, a tassi contingentati e nei tempi loro possibili.