Una rivista con un buon appeal, che veicola unimmagine affidabile di Chiesa. Che con le storie pubblicate fa trasparenza, motiva a firmare l8xmille o a donare lOfferta per i sacerdoti. Ma anche un magazine un po nascosto, rispetto alla qualità dei suoi contenuti, e che potrebbe essere valorizzato presso un pubblico cattolico più ampio, sensibile alla corresponsabilità economica verso la Chiesa.
Lidentikit del periodico Sovvenire alla svolta del 2012 è firmato dallIstituto demoscopico Piepoli, interpellato da Paolo Cortellessa del Servizio studi e ricerche del Servizio promozione C.E.I. e da Arianna Trettel. Era il momento infatti, a dieci anni dalla precedente ricerca qualitativa 2001, di verificare con i lettori efficacia e carenze nel cammino editoriale percorso. Un modo per prendere il polso al giornale, dopo un decennio di cambiamenti, compresi quelli editoriali dellultimo anno, e in vista dellinnovazione continua che ogni giornale si pone come obiettivo.
Le interviste telefoniche ai lettori interpellati a ottobre 2011 sono servite a registrarne i commenti su gradimento, chiarezza e utilità dellhouse organ del sostegno economico alla Chiesa. Oltre che a dare elementi su un potenziale nuovo bacino di diffusione del periodico, e dunque delle donazioni.
La prima fase di inchieste telefoniche ha raggiunto un campione di 48 laici offerenti che ricevono la rivista, selezionati a partire da 670 contatti. Ne emerso un profilo di lettore di Sovvenire detà matura e cultura medio-alta. In molti casi è anche volontario in parrocchia, impegnato in Caritas o catechista.
Per lo più ha uno stile di lettura telegrafico: apprezza servizi chiari e immediati, compresi i photoreportages. Meglio se dedicati ad argomenti culturali (come Natale e Caravaggio, uscito a dicembre 2010) e allattualità (come il servizio sul cambiamento sociale in atto delle chiese aperte anche di sera), oltre che agli interventi 8xmille allestero. Tutti colti nellottica della fede e dellimpegno della Chiesa. Non manca una fascia di lettori più riflessivi, che hanno dichiarato di amare di più storie 8xmille o di sacerdoti dediti a realtà sociali difficili.
Particolarmente positivo il giudizio su testimoni di rilievo, come lastronauta Paolo Nespoli, intervistato in uno degli ultimi numeri, memore della sua formazione in oratorio e in grado di motivare i giovani.
Non mancano i lettori della versione online della rivista, che ancora sta muovendo i primi passi.
Per gli interpellati infine il giornale ha unidentità ben riconoscibile rispetto ad altre testate cattoliche locali o di raccolta fondi. Sovvenire è differente, anzi nei commenti del campione viene assimilato piuttosto ai notiziari di grandi fundraiser (Medici senza frontiere, Unicef) o alle maggiori testate cattoliche (Avvenire, Famiglia Cristiana).
Appuntamento al 2012 per le conclusioni della seconda parte della ricerca, che coinvolgerà anche lettori e offerenti potenziali.