Aspetti fiscali e agevolativi degli enti associativi è stato il titolo del seminario che si è svolto, lo scorso 8 giugno, presso il Centro Pastorale diocesano Ss. Casto e Secondino di Sessa Aurunca. La giornata di approfondimento è stata promossa dallOrdine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Caserta e dalla diocesi di Sessa Aurunca.
Ad aprire i lavori, moderati dal dott. Domenico Gallo (in foto a destra) il quale ha introdotto largomento relazionando sulle peculiarità dellEnte Ecclesiastico nellordinamento italiano e sulle fonti normative sono stati i saluti del Vescovo diocesano, Mons. Orazio Francesco Piazza, e di Pietro Raucci, Presidente dellO.D.C.E.C. di Caserta (rispettivamente al centro e a sinistra).
Nel corso della manifestazione si sono succeduti vari relatori, ai quali sono stati affidati specifici temi riguardanti gli aspetti fiscali e agevolativi degli enti non profit, degli enti ecclesiastici, delle associazioni di promozione e vocazione sociale analizzati attraverso i valori delletica, della morale e della deontologia professionale.
Particolare attenzione è stata data alle erogazioni liberali e alla destinazione dell8, del 5 e del 2 per mille. Da sempre gli enti organizzativi, e in particolar modo quelli cattolici, mettono in campo strategie di fund raising, ovvero raccolte di mezzi finanziari quanto mai necessari per sostenere organismi ed iniziative senza scopo di lucro e volte esclusivamente alla realizzazione di opere caritative, assistenziali e più in generale di carattere culturale e sociale. Lapprofondimento normativo e la sensibilizzazione sono i punti su cui, sia il presidente Raucci che Mons. Piazza, hanno voluto soffermare la loro attenzione. Solo attraverso un sano dialogo e una collaborazione concreta tra gli enti è possibile aprire un canale privilegiato affinché le donazioni liberali creino un circolo virtuoso con una ricaduta positiva per il territorio.
I criteri etici che sono alla base del vivere civile e di una vera socialità umanizzata ha dichiarato Mons. Piazza hanno bisogno dellattenzione allaltro e l8xmille è uno strumento concreto per essere attenti allaltro. Chi firma per destinare l'8xmille alla Chiesa cattolica non raggiunge direttamente il ricevente, ma delega una rappresentanza -in questo caso la Chiesa- la quale diventa destinataria, ma anche soggetto attivo e non solo soggetto attraverso cui si eroga la carità.
È evidente che questo strumento deve diventare non straordinario, ma ordinario: deve essere la via più concreta verso cui ogni soggetto, ogni cittadino collabora per creare strutture, condizioni e soprattutto uno stile di vita fatto di donazione, di mutualità, di reciprocità, di interdipendenza, perché attraverso la firma dell'8xmille, ma anche con la donazione liberale, veramente si può contribuire a risolvere le grandi necessità del territorio.
Nel corso del seminario è stato proiettato un video a cura di don Guido Cumerlato, referente diocesano dell8xmille. In esso è stato possibile vedere concretamente cosa realizza la Chiesa cattolica sul territorio e per la persona. Da soli si fa poco, insieme nella fede qualcosa, insieme nella fede con delle possibilità economiche si fa tutto. In questa prospettiva ha detto don Guido Cumerlato ai presenti vi chiedo di attivare percorsi finalizzati ad intraprendere scelte concrete, in cui deve affermarsi la nobiltà di un gesto di carità, il cui fine è il bene della persona.
Diocesi di Sessa Aurunca
Ufficio per le Comunicazioni Sociali