Costituito nel 2009 dalla Conferenza Episcopale Italiana grazie all8xmille, che ha fatto da fondo di garanzia, il Prestito della Speranza rappresenta la più importante esperienza italiana di microcredito con risorse private a sostegno delle famiglie più deboli.
La C.E.I., in esclusiva con Intesa Sanpaolo e attraverso Banca Prossima, ha deciso di riproporre su larga scala liniziativa per il biennio 2015-2016.
Il piano è stato presentato in conferenza stampa giovedì 26 gennaio a Roma, presso la Radio Vaticana. Vi hanno preso parte S.E. Cardinale Angelo Bagnasco, Presidente C.E.I., S.E. Monsignor Luigi Bressan, Presidente Caritas Italiana, Marco Morganti, Amministratore delegato Banca Prossima, Carlo Messina, Consigliere delegato e CEO Intesa Sanpaolo. Ha moderato lincontro Marco Tarquinio, direttore responsabile Avvenire
Sottolineando lattuale crisi economica che stiamo attraversando e il forte interesse che la Chiesa italiana presta ai problemi occupazionali del Paese, il Cardinale Presidente ha affermato: Quando alla fine del 2009, allinizio della crisi, lanciammo lidea del Prestito della Speranza, progetto di microcredito sociale, volevamo costruire un ponte per le famiglie in difficoltà, che permettesse loro di superare la crisi. Dopo questi anni di esperienza sul campo, pur tra difficoltà, con 26 milioni di finanziamenti erogati a favore di 4.500 famiglie, il Prestito della Speranza rimane in Italia la più importante esperienza di microcredito con risorse private, a sostegno delle famiglie più deboli.
A livello territoriale, le Caritas Diocesane hanno individuato i destinatari dei prestiti, collaborando con altre associazioni di volontari nellaccompagnare e nellassistere per una positiva valutazione delle domande di accesso al Prestito della Speranza.
Le principali regioni dItalia che ne hanno usufruito sono state, in ordine di finanziamenti ottenuti, la Campania, la Puglia e la Lombardia.
Consapevoli delle problematiche affrontate - ha quindi aggiunto il Cardinale Bagnasco - e delle opportunità di bene ancora inespresse che le Caritas diocesane dal territorio ci segnalano, come Vescovi abbiamo ritenuto di dover rilanciare il Prestito della Speranza contemplando, insieme al credito sociale rivolto alle persone e alle famiglie, anche il finanziamento verso le microimprese o le nuove iniziative imprenditoriali capaci di creare opportunità dinvestimento e nuovi posti di lavoro.
Lemergenza lavoro e la nuova occupazione rappresentano gli obiettivi veri del Prestito della Speranza che, con Intesa Sanpaolo per il biennio 2015-2016, auspichiamo di poter ottenere, erogando più credito e a tassi molto contenuti a famiglie e persone in temporanea difficoltà.
Fare Impresa - ha quindi concluso il Presidente della C.E.I. - sarà la proposta rivolta a enti o aziende allinizio del loro progetto o in fase di ristrutturazione, in grado quindi di attivare investimenti privati e nuovi posti di lavoro. La Banca erogherà quadruplicato il fondo di garanzia da 25 milioni di euro messo a disposizione dalla Conferenza Episcopale Italiana.