Latina. il Vescovo incontra i referenti: il “sovvenire”, una sfida per noi credenti

Il Vescovo di Latina -Mons. Mariano Crociata- lo scorso 25 maggio ha convocato in Curia i referenti parrocchiali per un incontro di verifica e di confronto sul lavoro della Promozione in questo periodo dedicato all’8xmille. Ha introdotto i lavori l’incaricato diocesano per il “sovvenire” Giovanni Lantieri (in foto con il Vescovo) proiettando e commentando il DVD “L’ABC del Sovvenire”, un utile ripasso della normativa e del significato valoriale della firma.
 

Successivamente è intervenuto Felice Fieni, membro del Servizio diocesano di Promozione che ha sviluppato alcune considerazioni sul rapporto Chiesa/denaro, rapporto che periodicamente riaffiora con notazioni negative e che ci vede, di conseguenza, impegnati in un’opera che eviti il rischio di materializzazione del sostegno economico e ponga in risalto la vasta gamma di valori altamente spirituali.

Il referente parrocchiale è impegnato in un grosso lavoro culturale. Il sostegno economico alla Chiesa cattolica non è automatico: bisogna educare la comunità a vedere in esso valori quali la trasparenza, la corresponsabilità, la comunione, la solidarietà, la perequazione e la libertà. Per attuare tutto questo dobbiamo imboccare le strade della personale formazione e della corretta informazione al fine di contattare la gente. A questo punto è fondamentale il raccordo tra CPP e CAE delle Parrocchie e ri-centrare e ri-lanciare le medesime in chiave missionaria.
 

Particolarmente concreto ed operativo è stato l’intervento del Vescovo che, con una serie di interrogativi, ha posto alcuni punti fermi nel lavoro del referente parrocchiale. Non cercare realtà ecclesiali lontane da noi ma partire da noi che siamo rappresentativi di un territorio nel quale dobbiamo promuovere il "sovvenire" come conseguenza di una seria verifica del senso di Chiesa e della qualità della nostra fede. Ciò comporta che non solo il referente parrocchiale abbia estro e fantasia, ma anche il Centro Diocesano, attraverso il suo Servizio Promozione, deve interrogarsi, così come i sacerdoti, per attivare una “pastorale del sovvenire” (Libro del Sinodo: n° 691 e seguenti).

Il Vescovo ha concluso il suo apprezzato intervento invitando ad interrogarsi su cosa possiamo fare (se il messaggio non parte da noi non arriva ad altri) e chiedendo di valutare l’opportunità di un incontro foraniale.