SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

“False partenze”. Rapporto Caritas Italiana 2014 sulla povertà e l'esclusione sociale

E' disponibile in versione integrale, insieme a vari materiali di sintesi, il nuovo Rapporto Caritas 2014 su povertà ed esclusione sociale in Italia, dal titolo "False partenze" , che apre una finestra sul fenomeno della povertà in Italia secondo l’esperienza di ascolto, osservazione e animazione svolta dalla 220 Caritas diocesane presenti sul territorio nazionale.  Perchè "False […]
31 Marzo 2014
E' disponibile in versione integrale, insieme a vari materiali di sintesi, il nuovo Rapporto Caritas 2014 su povertà ed esclusione sociale in Italia, dal titolo "False partenze" , che apre una finestra sul fenomeno della povertà in Italia secondo l’esperienza di ascolto, osservazione e animazione svolta dalla 220 Caritas diocesane presenti sul territorio nazionale. 
 

Perchè "False partenze"? Il precedente Rapporto, pubblicato nel mese di ottobre 2012, aveva come titolo “I ripartenti” (In Cerchio novembre 2012). Si trattava di una finestra aperta su povertà croniche  e inedite, ma anche su possibili percorsi di risalita da tali situazioni di sofferenza. Purtroppo, a distanza di un anno e mezzo da tale pubblicazione, la "ri-partenza" non si è mai compiuta. E più che ri-partenze si sono verificate “false partenze”: molte persone, puntando all’emancipazione, hanno accettato di rimettersi in gioco, impegnandosi in attività lavorative non adeguate rispetto alle loro capacità, sopportando situazioni di evidente sfruttamento, sotto-retribuzione, condizioni di lavoro al limite del degrado, ecc.  

Il Rapporto analizza ed approfondisce questa situazione, riportando i dati del fenomeno (di fonte Caritas), le principali tendenze di mutamento, i percorsi di presa in carico; i progetti anti-crisi economica delle diocesi, una sintesi di una indagine nazionale sulla condizione di povertà dei genitori separati in Italia, i dati sul “Prestito della Speranza”, e una serie di orientamenti e raccomandazioni in tema di politica sociale e coinvolgimento delle comunità locali.
 
Il Rapporto contiene inoltre un confronto con i dati del secondo rapporto di monitoraggio dell’impatto della crisi economica nei “paesi deboli” dell’Unione Europea, realizzato a cura di Caritas Europa.
 
Si legge alle pagg. 53-54 a proposito dell'8xmille:
 
"In risposta alla situazione di crisi economica che colpisce il nostro paese, la Caritas, assieme alle chiese locali, nelle loro diverse espressioni e assetti organizzativi, ha messo in atto un variegato sistema di interventi e progetti, di diversa natura. Per dare un’idea della mole di lavoro messa in atto, ricordiamo che complessivamente la Chiesa è presente in Italia con 14.246 servizi socio-assistenziali e sanitari, dove operano 279.471 volontari laici. All’interno di tale variegato universo, sono oltre 1.760 i servizi promossi e/o gestiti dalla Caritas in Italia, dove operano 29.429 volontari laici. Di particolare importanza l’opera svolta dai 2.832 Centri di Ascolto Caritas in tutto il territorio nazionale, dove operano circa 28.000 volontari laici.
 
Per quanto riguarda lo specifico dei progetti e delle attività inquadrabili nel contesto della crisi economica, è possibile classificare tali attività su diversi filoni progettuali. Vi sono progetti esplicitamente e direttamente rivolti a persone e famiglie colpite in modo diverso della crisi economico-finanziaria. Un altro filone di interventi è quello dei progetti rivolti ad una più vasta platea di utenti, e afferenti al canale di finanziamento 8xmille Italia, proposti e attuati dalle Caritas diocesane.

Nel corso del 2012 Caritas Italiana,
attraverso gli uffici dell’Area Nazionale, ha accompagnato 118 Caritas diocesane nella presentazione di 258 progetti, relativi a vari ambiti di bisogno. Destinatari di questi interventi sono prevalentemente famiglie in difficoltà, minori, immigrati, detenuti ed ex detenuti, anziani, vittime di violenza e tratta, malati terminali, senza dimora, richiedenti asilo. Specifiche attenzioni sono state sviluppate per la prevenzione delle dipendenze (da sostanze, farmaci, alcol, ecc.), per i problemi di occupazione, per usura, indebitamento, problemi abitativi, ecc.".