Resi noti i dati relativi alla riunione del Comitato per gli interventi caritativi a favore del Terzo Mondo tenutasi nei giorni 26 e 27 febbraio a Roma, presso la sede C.E.I.
Sono stati approvati 88 progetti, per i quali saranno stanziati 13.592.417 così suddivisi: 7.003.941 per 45 progetti in Africa; 4.459.390 per 23 progetti in Asia;
1.629.086 per 19 progetti in America Latina ed 500.000 per un progetto in Est Europa.
Tra i progetti più interessanti segnaliamo innanzitutto quello finanziato in Burkina Faso, per la ricostruzione della diga di Touro che permetterà di contenere lacqua e rendere produttivo il terreno in unarea desertificata; ne beneficeranno circa 100.000 persone stabilmente residenti nel territorio a cui si aggiunge un campo di rifugiati provenienti dal Mali che ospita 20.000 profughi.
Segnaliamo poi un progetto finanziato in Malawi per la costruzione di 28 cucine in altrettante scuole primarie così da distribuire pasti per 23.304 bambini. Il progetto coinvolge quattro diocesi (Blantyre, Lilongwe, Mangochi, Zomba) e prevede anche l'acquisto di derrate alimentari (likuni phala, un misto di cereali molto nutriente). Il personale coinvolto è costituito da volontari locali provenienti dalle realtà urbane impoverite e dalla zone rurali del Malawi.
Segnaliamo ancora un progetto che sarà realizzato in
Honduras per la prevenzione, formazione ed educazione delle ragazze di strada e dei loro figli, in una realtà, come appunto lHonduras, dove il fenomeno della violenza urbana è particolarmente diffuso. In particolare si tratta di adeguare una struttura già esistente per promuovere programmi di alfabetizzazione ed educazione per adulti; migliorare le condizioni di salute delle ragazze madri e dei loro bambini; offrire loro una formazione professionale che ne faciliti linserimento lavorativo; curare leducazione dei bambini.
Evidenziamo, infine, un progetto in Colombia, nei quartieri più poveri di Santiago di Cali, per la promozione di una cultura di pace e convivenza. In particolare il progetto si pone come obiettivo la formazione e la sensibilizzazione delle donne, ritenute fondamentali per la diffusione di una mentalità di pace e riconciliazione intergenerazionale.