Un grande presidio sanitario regionale, aperto grazie ai fondi dell8xmille, lospedale St.Luke di Wolisso, in Etiopia, ha fatto parte della campagna Chiedilo a loro 2013.
Corriere.it gli ha dedicato un ampio reportage, ricco di foto e filmati.
A 120 chilometri a sud di Addis Abeba si offrono cure gratuite o molto accessibili. Con il suo College of Nursing, è il più grande dei 5 ospedali cattolici in Etiopia. La Chiesa etiope lha aperto nel 2001 con un contributo 8xmille di 5 milioni di euro. E gestito in collaborazione con Cuamm e ministero della Sanità della regione Oromia, distretto vasto quanto lItalia peninsulare.
Segni particolari: attenzione ai più poveri, formazione del personale (dai corsi triennali 30 infermieri lanno) e qualità del servizio. Con 138 posti letto tra medicina generale, chirurgia, pediatria, maternità e ginecologia, ortopedia, oculistica, serve un bacino di un milione di abitanti.
Il team di medici specialisti è patrimonio prezioso in un Paese che ha 3 camici bianchi ogni 100mila abitanti (in Italia 1 su 200). Tra le loro priorità anche la maternità sicura: in Etiopia la mortalità delle partorienti è tra le più alte del mondo (700 donne su 100 mila a fronte delle 4 in Italia o 14 negli Usa), soprattutto per laccesso ritardato ai servizi medici. Perché troppo lontani, raggiungibili per vie di comunicazioni insufficienti (dopo molte ore a piedi, se si è fortunate a dorso di mulo), o rese impraticabili nella stagione delle piogge da giugno a settembre. Per questo lospedale è impegnato a fondo, con servizi di clinica prenatale e ostetrici 24 ore su 24.