SERVIZIO PER LA PROMOZIONE DEL SOSTEGNO ECONOMICO ALLA CHIESA CATTOLICA
della Conferenza Episcopale Italiana

Piazza Armerina: Dio ama chi dona con gioia

All’incontro annuale avvenuto alla fine di ottobre l'incaricato diocesano, Orazio Sciascia, ha voluto puntualizzare le difficoltà a far comprendere che il “sovvenire” non tratta soltanto di denaro, di risorse materiali da raccogliere, che non è un semplice fatto organizzativo, strategico, propagandistico, ma racchiude in sé valori fondamentali su cui è edificata la Chiesa stessa: comunione, […]
28 Ottobre 2015
All’incontro annuale avvenuto alla fine di ottobre l'incaricato diocesano, Orazio Sciascia, ha voluto puntualizzare le difficoltà a far comprendere che il “sovvenire” non tratta soltanto di denaro, di risorse materiali da raccogliere, che non è un semplice fatto organizzativo, strategico, propagandistico, ma racchiude in sé valori fondamentali su cui è edificata la Chiesa stessa: comunione, partecipazione, corresponsabilità, trasparenza solidarietà.
Alla presenza del Vescovo di Piazza Armerina, Mons. Rosario Gisana, del Gruppo di lavoro diocesano, congiuntamente ai referenti parrocchiali e vicariali del “sovvenire”, sono intervenuti presso il Museo diocesano anche responsabili delle associazioni dei sindacati e imprenditoriali, enti, fondazioni, istituti, patronati e CAF, organi di stampa e tv e autorità politiche e sociali, presidenti degli Ordini professionali, nonchè una nutrita presenza di sacerdoti, con il Vicario generale e, il Presidente dell'Istituto diocesano del sostentamento clero. Il titolo scelto per la Conferenza è stato “Offerte per i nostri sacerdoti, un sostegno a molti per il bene di tutti”.
E’ stato rimarcato da Sciascia, che “non basta il cuore” e che, per arrivarci, occorre smantellare i tormenti, soprattutto, quelli dell’opinione consolidata – un vero e proprio pregiudizio – che considera il “sovvenire”, niente più che un fatto puramente tecnico, appena lontanamente assimilabile a un operatore pastorale.
L’incaricato, ha voluto ribadire, altresì, che, il vero cristiano non deve scandalizzarsi degli “eventuali” scandali. Chi annuncia il Vangelo, viva il Vangelo, perché i sacerdoti hanno scelto di vivere a tempo pieno il Vangelo, donando ad ogni fedele la propria esistenza, e dunque, per una evangelica esistenza di riconoscenza e ringraziamento, sostenerli tocca a noi fedeli.
Si conferma, perciò, la percezione che il nuovo sistema costituisca una formidabile occasione educativa e pastorale, che chiede alle nostre comunità un rinnovato impegno sia sul piano della trasparenza che della sobrietà e della partecipazione. "Se non ci fosse la Chiesa -ha affermato Sciascia-, avremmo una società più insicura e conflittuale, riferendosi, soprattutto, alla rete di servizi e prestazioni che la Chiesa italiana offre quotidianamente, attraverso la Caritas, le associazioni, i gruppi di volontariato, le parrocchie e i movimenti, alle persone che si trovano in situazioni di bisogno e di difficoltà, non solo di tipo economico e finanziario, ma, anche, di tipo relazionale, psicologico morale".
Sono seguiti gli interventi dei partecipanti alla Conferenza e tutti hanno dato il proprio contributo alla buona riuscita dei lavori conclusi da Mons. Rosario Gisana, il quale ha rimarcato con forza ed enfasi l’importanza delle Offerte al sostentamento ai sacerdoti ricordando la seconda lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi “Ciascuno dia secondo quanto ha deciso nel suo cuore, non con tristezza né con forza, perché Dio ama chi dona con gioia”