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della Conferenza Episcopale Italiana

Facebook sacerdoti: una nuova storia dalla periferia di Roma su don Stefano Meloni

Un tetto e pasti caldi per gli anziani poveri. C’è un parroco della capitale, don Stefano Meloni, con il suo progetto d’accoglienza per gli anziani che dormono per strada, al centro del nuovo video disponibile sulla pagina facebook.com/insiemeaisacerdoti.it per sensibilizzare all’Offerta per il sostentamento.Nella borgata Gordiani, a Roma, che fino agli anni '60 era la […]
24 Febbraio 2015

Un tetto e pasti caldi per gli anziani poveri. C’è un parroco della capitale, don Stefano Meloni, con il suo progetto d’accoglienza per gli anziani che dormono per strada, al centro del nuovo video disponibile sulla pagina facebook.com/insiemeaisacerdoti.it per sensibilizzare all’Offerta per il sostentamento.

Nella borgata Gordiani, a Roma, che fino agli anni '60 era la baraccopoli dove Pasolini girò Accattone, e oggi è parte del municipio Prenestino-Labicano, tra condominii-dormitorio e risveglio della società civile, don Stefano Meloni, dal suo arrivo nel 1999, ha fatto della parrocchia di S. Maria della Misericordia uno dei luoghi più accoglienti del quartiere: la S. Messa domenicale affollatissima, un oratorio attivo, centro ascolto e 300 volontari al servizio dei poveri.

Fin da giovane, in una casa d’accoglienza delle suore di Madre Teresa di Calcutta, don Stefano imparò ad ascoltare e servire. E lì maturò la scelta del sacerdozio. Così anche in parrocchia volle la piccola casa di accoglienza "San Giovanni Calabria".
 

In special modo dedicata agli anziani, “perché per strada sono i più deboli”. Per 16 “over 60” fa da alloggio temporaneo, con colazione e cena, per tre mesi. Una pausa “familiare” nella fatica della vita per strada. “Sono stato 39 anni cuoco in un grande ristorante di Roma - confida Giacomo - Poi un infortunio, non sono più riuscito a lavorare e ho perso tutto, anche casa mia. Dormivo sulle panchine, ai giardini pubblici, sotto una coperta e un telo di plastica. Andavo avanti così. Padre Stefano per me è stato più che un fratello”.
 
La Casa “ritrovata” di Giacomo e di tanti, da 30 anni si sostiene solo con la carità di questa e di altre 5 parrocchie del quartiere Prenestino (a turno ognuna se ne occupa per una settimana), e all’opera dei volontari che fanno la spesa, cucinano, lavano i piatti. “A tavola gli ospiti vengono serviti, per ritrovare quella dignità che a volte manca - evidenzia don Meloni - Basta poco per aiutare chi ha bisogno”. Sa che semplicità e accoglienza sono la scuola evangelica più grande. E che la Provvidenza, mai mancata a Madre Teresa, anche qui non mancherà.